Descrizione
Nonostante l’importanza delle proteine, la coltivazione delle leguminose da granella, proteaginose per eccellenza in virtù dell’elevato titolo in queste sostanze, durante gli ultimi decenni, ha subito, specialmente nel nostro paese, una drastica concentrazione a favore delle colture di cereali. La necessità di reperimento di fonti proteiche alternative sorte per effetto della Bse e del timore di effetti non definiti dei prodotti transgenici di cui la soia , principale fonte di proteine per l’industria mangimistica, è tra le colture interessate, ha di fatto riattivato l’interesse per queste colture.SIS ha concentrato la sua attenzione sul PISELLO PROTEICO introducendo sul mercato varietà francesi ed italiane di sicuro interesse
Consigli colturali
PISELLO PROTEICO
Avvicendamento
Trattandosi di una leguminosa azotofissatrice, i cui residui arricchiscono il terreno, il pisello apre ottimamente la rotazione. A un ciclo simile ai cereali vernini, quindi libera il terreno molto presto. E’ sconsigliabile seminare il Pisello dopo la rottura del prato al fine di evitare rischi di eccesso di azoto e di sviluppo di parassiti terricoli. Può trovare efficace collocazione in successione con il mais, aumentando il livello di fertilità del terreno.
Preparazione del letto di semina
Si consiglia di effettuare il minor numero di passaggi sul terreno, per non costipare eccessivamente il suolo, perché dobbiamo evitare i ristagni, quindi dobbiamo assicurare una sufficiente porosità dello strato arabile. Risulta parimenti importante ottenere un omogeneo letto di semina per predisporre ottimamente alle operazioni di raccolta con, potenzialmente, minori perdite di prodotto
Concimazione
La concimazione azotata non è di norma necessaria perché i batteri simbionti assicurano la totale copertura dei fabbisogni (vedi tab. 1). In casi particolari (Terreni asfittici, primavera con decorso freddo – umido, aspetto stentato della coltura), può rendersi utile una somministrazione di 30 – 40 unità di N in copertura (ad altezza delle plantule di 10 – 12 cm.). I residui colturali lasciano mediamente nel terreno 30 – 40 unità/ ha di N. Fosforo - Somministrazioni di fosforo pari a 100 – 110 unità sono sufficienti in condizioni medie a sopperire ai fabbisogni di una coltura con produzione fino a 60 q.li/ha di granella. Per il Potassio non sembrano necessari apporti massicci, perché se da un lato sono mobilizzate dalla coltura anche 200 e più unità di K2O, dall’altro gli asporti sono ben più modesti, poiché la maggior parte è restituita con i residui colturali. Si consigliano pertanto nei terreni ben dotati, somministrazioni di 100 – 120 unità, con massimi di 160 in terreni poveri. La concimazione organica – In terreni depauperati dalla monosucessione di mais e comunque non molto dotati, è indispensabile per il raggiungimento di buoni livelli produttivi, ricostruire un’adeguata carica microbica nel suolo ed innalzare il tasso di sostanza organica.
Epoca di semina
Autunnale , invernale o primaverile in relazione alle varietà impiegate
Profondità
La profondità di semina richiede particolare attenzione perché deve assicurare una germinazione regolare ed uniforme specie nelle semine autunnali e per migliorare la selettività degli erbicidi di pre e post emergenza. Si consigliano profondità di 3-4 cm, in terreni di medio impasto e anche 5 cm in terreni leggeri.
Investimento
I migliori risultati produttivi si ottengono con investimentin di circa 70-80 piante /mq alla raccolta
Rullatura
In certi casi la rullatura può rendersi necessaria, per livellare il terreno, interrando i sassi e facilitare la raccolta. Si consiglia comunque di evitare l’eccessiva costipazione del terreno e la formazione di crosta superficiale.
Diserbo
Considerando il lento accrescimento soprattutto nella stagione invernale, il Pisello è coltura poco competitiva nei confronti delle malerbe. E quindi indispensabile preventivare un trattamento fin dall’inizio della coltivazione. I principi attivi che al momento sono registrati per l’utilizzo su pisello sono: Aclonifen, Bentazon, Chlorthal-dimethil, Cycloxydim, Diclofop-methil, Diquat dibromide, diurno, fenoxaprop-ethyl, fluazifop-p-buthyl, Glyphosate, methabenzthiazuron, Pendimethalin, Prometrin propham, Qhizalofop-ethyl, Sethoxydim, Terbutrin, Trifluralin. ( Prontuario regione Veneto 1995)
Utilizzazione
PISELLO PROTEICO
ComposizioneIl tenore in sostanze azotate totali espresso in grammi per kg di sostanza secca può variare da 200 a 280.Composizione delle sostanze azotate: per i ruminanti l’azoto del Pisello è molto digeribile ( più del 80% ) e si presenta al 75% sotto forma solubile; per i monogastrici sono importanti i tenori equilibrati in amminoacidi essenziali.
Composizione media della granella di Pisello sul tal quale.
Umidità % 12
Sostanze azotate % 23
Proteine digeribili % 19
Fibra grezza % 7
Grassi % 2
Carboidrati % 60
Lisina % 1.7
Metionina % 0.22
Cisterna % 0.33
Treonina % 0.84
Triptofano % 0.18
Ca mg/100g 71
P mg/100g 346
Fe mg/100g 5
Na mg/100g 35
K mg/100g 1000
a) Suini
Per quanto riguarda l’alimentazione dei maiali, deve essere sottolineato l’elevato valore energetico del Pisello, che con 4000 kilocalorie d’energia digeribile (ED) per kg/ss si avvicina al mais ed al pannello di soia. Per i lattonzoli (10-25 Kg) si può introdurre il Pisello fino al 15% della razione. Nel formulare la razione, per rispettare l’equilibrio tra Lisina e l’ED, la sostituzione del pannello di soia e dei cereali deve essere effettuata secondo l’equivalenza: 1 Kg pannello di soia + 1 Kg cereale = 2 Kg Pisello
b) Allevamenti avicoli
In questo caso il valore energetico del Pisello è lievemente superiore a quello del pannello di soia ( 2800 kcal d’energia metabolizzante / kg s.s. ), e nettamente inferiore a quello del mais ( 3800 kcal EM/kg s.s. ) Ne consegue che, per rispettare, l’equilibrio tra aminoacidi ed energia metabolizzabile, la sostituzione del pannello di soia si effettua previa compensazione del valore energetico con grassi animali, e aggiunta di metionina di sintesi.
c) Bovini
La concentrazione energetica è elevata, simile per la produzione sia di latte sia di carne, vicina a quella del pannello di soia. L’utilizzazione per vacche da latte non pone particolari problemi; il Pisello è ben accetto, non essendo modificati i livelli d’ingestione; la produzione di latte è paragonabile a quell’ottenuta con il pannello di soia, il latte è di qualità normale. Nel caso di grandi lattifere il Pisello non può essere utilizzato quale solo correttore di elementi poveri in azoto ( insilato di mais), visto il suo modesto titolo in azoto. Anche nell’alimentazione del vitellone, il pisello può rimpiazzare integralmente il pannello di soia; gli animali lo consumano volentieri, senza che il ritmo del loro accrescimento subisca alcuna variazione.
d) Conigli
Questa specie tollera bene le proteaginose, fino ad un contenuto del 30%; ciò consente di eliminare completamente dalla razione il pannello di soia.